uesti erano gli uomini migliori che un Re potesse sperare di ritrovarsi accanto, i più fidati e i più selezionati per generosità, lealtà, coraggio e senso dell'onore; doti alle quali aggiungevano l'esperienza straordinaria nell'uso di ogni genere di arma. Amavano la vita, come tramandano le storie dei loro scherzi, amori e vanterie, ma erano pronti a sacrificarla se solo li sfiorava l'idea che ciò potesse servire a riparare un torto, impedire una violenza, soccorrere una vedova o un fanciullo. Erano per questo pronti a combattere su qualsiasi terreno, senza domandarsi quanti nemici avessero di fronte né quante probabilità di sopravvivere.
...dentro il cerchio della tavola, sotto la sacra spada, un cavaliere deve giurare di obbedire al codice che e' senza fine. Il codice dell'onore, senza fine come la tavola, un anello legato all'onore. Un cavaliere giura di essere valoroso, il suo cuore conosce solo la virtù, la sua spada difende gli inermi, la sua forza sostiene i deboli, la sua parola dice solo la verità, la sua ira abbatte i malvagi, i suoi pensieri sono votati al bene. Il giusto non può morire, se un uomo ancora ricorda. Le parole non sono dimenticate, se una voce le pronuncia chiare. Il codice per sempre riluce, se un cuore lo conserva splendentemente... Il paladino conosce la sua strada. |
Vassalli tutti, ascoltate...
Un Vassallo non attacca il male, gli da la caccia! |
Questa pergamena contiene i nomi dei più grandi eroi che il Regno abbia mai conosciuto.
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